Comunicato stampa n.5 del 08/02/2016
CHILAS, Pakistan – “Sono venute a mancare sempre più le condizioni concordate inizialmente con il team, per cui ho deciso di chiudere la spedizione al Nanga Parbat”. Daniele Nardi ha lasciato sabato 6 febbraio il campo base ed è ora sulla strada per Islamabad.
“Speravo in una finestra di bel tempo tra il 5 ed il 7 febbraio – spiega Nardi – ed avevo pensato di salire su in alto per finire la fase di acclimatazione dormendo a Campo 3 e andando poco più su. Purtroppo la finestra che si prospettava invece di aprirsi si è chiusa. E’ stato un lavoro duro per me vincere due incidenti e fissare le corde fino ai 6700 metri di Campo 3. Mi ero ripromesso di non arrivare a fine spedizione devastato come l’anno scorso dopo 3 mesi di tentativi. So che è un peccato andare via, ma penso che in questo momento ed in questa situazione per me sia la cosa migliore”.
Il bel tempo inoltre è ancora lontano, almeno secondo le previsioni dei meteorologi che ad oggi non prevedono una finestra di meteo favorevole per giorni sufficienti a tentare la cima.
“La cosa che più mi dispiace – conclude Nardi – non è tanto la prima invernale, ma quella di non poter dare lustro all’alta bandiera dei Diritti Umani facendola sventolare da lassù. In molti ci hanno creduto e mi dispiace averli delusi. Per tre anni ho tentato di fare qualcosa di nuovo, per questo ero disposto a molto, la vetta viene dopo, è il viaggio e l’esperienza che ne deriva che sono importanti. Auguro ad ognuno di raggiungere le proprie mete”.
leggo e percepisco l’amarezza. lo scrivo con molta tristezza, ma sicuramente è stata presa la decisione migliore . spero di sentire dalla tua viva voce il racconto di questa esperienza unica. grazie per averci provato.
La tenacia che dimostri e la passione “magnetica” che trasmetti per realizzare il tuo sogno è già, per molti e per me, una grande meta… un abbraccio Daniele e a presto! Staremo meno in ansia da quaggiù ora…
Nel cuore e nella mente. Un abbraccio e a presto